II
L’Illustrazione scientifica

La scoperta dello stretto legame tra morfologia e identità delle specie ha progressivamente condotto a un’illustrazione più dettagliata, svincolata da elementi estetici e mirata all’oggettività. Il disegno deve creare un identikit fedele dei particolari essenziali al riconoscimento, diventando un prodotto della ricerca, un dato sperimentale grafico.

Pur mantenendo grande bellezza, il bisogno di una rappresentazione obiettiva si traduce in scelte di tratto ancora oggi impiegate nelle pubblicazioni scientifiche dedicate alla scoperta di nuove specie. La mano dell’artista deve essere quasi invisibile e il disegno non deve ritrarre un individuo con le sue unicità, ma l’astrazione dell’identità di una specie.

Il piano che si afferma è naturalistico: tutte le piante vengono descritte a prescindere dalla loro bellezza o utilità e la loro collocazione non è più legata a fini pratici, ma ai continenti esplorati, alle nazioni e infine agli habitat.

La mostra tratta questo tema con numerosi libri originali e stampe d'epoca provenienti da biblioteche e collezioni italiane ed estere.